Dopo l’esperienza politica, Renato Soru torna alla guida di Tiscali e torna puntando al mercato mobile. E lo fa perche’ sostiene che sul mercato delle comunicazioni mobili vi e’ meno concorrenza, almeno nei prezzi. In una intervista al Corriere della Sera, Renato Soru sostiene che “nel mercato mobile c’ è una forte concorrenza a catturare nuovi clienti, ma una chiamata costa ancora 19 centesimi, per non parlare degli sms. Del resto, la stessa Antitrust ha parlato di un oligopolio di fatto.” Quindi il mercato italiano delle comunicazioni mobili e’ maturo e competitivo in termini di acquisizione nuovi clienti, ma vi e’ spazio per la competizione a livello di prezzi. Ed e’ qui che si pone la strategia di Renato Soru e che portera’, come il fondatore di Tiscali ha sottolineato, alla creazione del primo full MVNO d’Italia. In questo modo, Tiscali potra’ rinforzare la proposta di convergenza ed offrire all’utente finale una gamma di servizi di comunicazione ed a valore aggiunto a costo competitivo su diverse piattaforme.

Seppure l’azienda sarda ha dovuto fortemente ridemsionare il proprio asset europeo, Tiscali continua ad essere una importante realta’ delle telecomunicazioni italiane ed una tal mossa merita un commento. Il progetto di Tiscali puo’ suggerire una chiave di lettura del mercato delle comunicazioni mobili in Italia, un mercato in termini di SIM sul territorio saturo, ma ancora aperto alla crescita perche’ i prezzi correnti possono ancora essere battuti e perche’ l’idea della doppia o tripla SIM sembra piacere agli italiani. Comunque sono queste motivazioni che non da sole giustificherebbero una entrata nel mercato della telefonia mobile nel lungo periodo. Il nuovo attore di mercato deve accompagnare ad una politica dei prezzi aggressiva una proposta che aggiunga valore aggiunto all’utente in termini di servizi. Questo valore aggiunto puo’ essere rappresentato da servizi convergenti nel caso di Tiscali, servizi che aiutino l’utente in attivita’ giornaliere come il caso di Poste Mobile o gli MVNO dei gruppi di distribuzione, servizi dati legati a specifici gruppi sociali come nel caso di MTV Mobile, servizi regionalizzati come si prefiggono di fornire i provider WiMAX.

In conclusione, per stare nel mercato delle communicazioni mobili italiano bisogna pensarsi, MVNO e MNO, non tanto come un provider di rete, ma come un provider di una esperienza composita di servizi, comunicativi e non, ad un prezzo competitivo. Ed in questo scenario, la creativita’ e l’innovazione hanno un ruolo fondamentale per poter essere competitivi.